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Pennone a Mare di Pozzuoli, antica tradizione tra fede e folklore

Il Pennone a Mare, anche detto Palo di Sapone, è il protagonista di una festa popolare che da anni si celebra a Pozzuoli il 15 agosto. Ricorrenza dedicata alla Madonna Assunta, protettrice dei pescatori e dei marinai. Si tratta di una gara in cui 15 partecipanti corrono su un palo di legno sospeso sul mare, unto di grasso e sapone. Vince chiunque riesca ad afferrare una delle tre bandierine fissate sulla punta del palo, prima di scivolare in acqua fra le risate degli spettatori.

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Pennone a Mare di Pozzuoli.
  1. Origini
  2. Ricorrenza di Ferragosto
  3. Antica rievocazione marinara
  4. Aggregazione

Origini del Pennone a Mare di Pozzuoli, una festa che risale al 1800

Il Pennone a Mare è un vero e proprio evento che affonda le sue radici nella storia e nella cultura marinara di Pozzuoli. Una delle città più belle dei Campi Flegrei, ricca di meraviglie naturali ed archeologiche, ma anche di tradizioni che si tramandano di generazione in generazione.

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Pennone a Mare alla Darsena di Pozzuoli. Foto dell'Ing. Causa, tratta dal libro "Pozzuoli. Luoghi, storie e personaggi" di Giamminelli Raffaele e Antonio Isabettini.

La festa risale infatti al 1800. In particolare, la prima testimonianza della manifestazione è conservata in un articolo del 15 agosto 1886 intitolato “U pennone d’a Mprofecata”, pubblicato da Luigi de Fraja sulla rivista Emporio Puteolano. Ma in realtà, proprio leggendolo si ha la sensazione che questa tradizione esistesse già da prima.

Pennone a Mare, una ricorrenza di ferragosto dedicata alla Madonna Assunta

La gara ha luogo ogni anno nel giorno di Ferragosto, ricorrenza dedicata alla Madonna Assunta, protettrice della gente di mare. In passato si svolgeva nel porticciolo di Rione Terra, proprio accanto alla piccola chiesa dell’Assunta a Mare. Tuttavia, qui negli ultimi anni il livello dell’acqua si è notevolmente abbassato a causa del bradisismo, dunque la sede del Pennone a mare si è spostata al Molo Caligoliano, per evitare pericolosità.

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Palo di Sapone, la manifestazione lungo il Molo Caligoriano.

La competizione vede infatti 15 partecipanti correre su un lungo palo (il Pennone), sospeso sull’acqua. Un’estremità viene fissata sulla banchina, mentre l’estremità opposta è inclinata a circa 45 gradi sul mare. In dialetto è soprannominato 'U Penne(e)one o 'U Pal 'i Sapo(u)ne (Palo di Sapone), perché il tronco viene cosparso di sapone e grasso per renderlo scivoloso. Sta proprio in questo la difficoltà della prova, riuscire a correre fino alla punta afferrando una delle tre bandierine attaccate all’apice, prima di cadere in acqua. Un gioco divertente che tuttavia richiede grande equilibrio e abilità.

Festa del Pennone a Mare di Pozzuoli 2024.

Pennone a Mare, una rievocazione di antiche usanze dei marinai puteolani

Il Pennone a Mare non è solo un gioco, ma una rievocazione delle antiche usanze dei marinai di Pozzuoli. In passato, per chi lavorava in mare era fondamentale riuscire a camminare in equilibrio sul pennone di prua per fissare le vele. La competizione richiama alla memoria le prove di forza che i navigatori dovevano affrontare per dimostrare la loro capacità di sopravvivere alle avversità del mare.

Palo di Sapone, un momento di aggregazione per la comunità puteolana

Oltre alla sua valenza storica e simbolica, il Palo di Sapone è un momento di grande coinvolgimento per la comunità puteolana e non solo. Ogni anno centinaia di turisti e famiglie del posto si recano qui per assistere all’evento in una vera e propria festa popolare, con processioni e spettacoli pirotecnici. Durante la gara, gli spettatori vengono immersi in un’atmosfera allegra e divertente, incitando i partecipanti alla vittoria e ridendo dei capitomboli in mare.

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Spettatori in barca durante l'evento del Palo di Sapone del 15 agosto a Pozzuoli.

Nel 2020 la Regione Campania ha inserito la manifestazione nella Sezione delle Celebrazioni del Patrimonio Culturale Immateriale Campano (IPIC), un traguardo importante per la città di Pozzuoli. La conferma di quanto sia importante ancora oggi mantenere vive le proprie radici, condividendo con il mondo le tradizioni che raccontano l’anima del nostro territorio.