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Parco Sommerso di Baia, NewsRoom mostra i resti archeologici di Baiae

Il programma televisivo NewsRoom, condotto da Monica Maggioni e trasmesso su Rai 3, ha dedicato una puntata all’ignoto. I principali protagonisti dell’episodio sono lo spazio e gli abissi marini, con un interessante approfondimento sui fondali del Parco Archeologico Sommerso di Baia.

  1. Baia Sommersa
  2. Terme Romane
  3. Fabio Pagano
  4. Link Rai 3

Il Parco Archeologico Sommerso di Baia raccontato con riprese in immersione dal programma NewRoom di Rai 3

L’ignoto affascina da sempre l’essere umano. Tutto ciò che è sconosciuto risveglia un senso di curiosità, di scoperta, il desiderio di spingersi oltre. È partendo da questo presupposto che il programma televisivo NewsRoom, trasmesso sui Rai 3, ha realizzato una puntata dedicata all’universo e ai fondali marini. Territori per gran parte ancora inesplorati dall’uomo.

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Screenshot da NewRoom del Parco Archeologico Sommerso di Baia.

Durante l’episodio, andato in onda il 21/08/2024, la conduttrice Monica Maggioni ha dedicato uno spazio ai Campi Flegrei, in particolare al Parco Archeologico Sommerso di Baia. L’atmosfera fantastica che nasce dal mistero, infatti, negli anni ha dato vita ad un vero e proprio turismo degli abissi, la riserva di Baia ne è un esempio. Ogni anno migliaia di visitatori si recano in questa piccola frazione di Bacoli, per immergersi e ammirare i resti romani custoditi nel più grande parco archeologico sommerso del mondo.

Il Parco Archeologico delle Terme di Baia, centro termale più esteso dell’Impero Romano

Le telecamere di NewsRoom sono andate alla scoperta della zona, per prima cosa mostrando ai telespettatori ciò che questo luogo ricco di storia conserva ancora alla luce del sole: il Parco Archeologico delle Terme di Baia. Il centro termale più esteso dell’Impero Romano, come racconta l’archeologo Enrico Gallocchio. All’epoca i nobili si recavano qui per trascorrere la villeggiatura e dedicarsi al benessere del corpo, godendo dei vapori e delle acque calde rilasciate dalla terra vulcanica. Molti resti del complesso sono sopravvissuti al tempo e fanno ora parte di un’area aperta ai visitatori, che sorge accanto a palazzi ed edifici di recente costruzione, creando un suggestivo mix fra passato e presente.

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Screenshot da NewRoom del Parco Archeologico delle Terme di Baia.

Le Terme di Baia erano l’antica parte collinare della città. La vecchia costa, invece, si trova attualmente sott’acqua, nel famoso parco sommerso. Questa è l’altra faccia del vulcanismo, quella che nel tempo ha dato origine a fenomeni bradisismici che hanno provocato un progressivo innalzamento o abbassamento del suolo. Ecco perché, oggi, molte strade e antiche ville romane si trovano sotto il livello del mare.

Fabio Pagano, direttore del Parco Archeologico Sommerso, spiega cosa si sia verificato nei secoli

A chiarirlo a NewsRoom è Fabio Pagano, il direttore del Parco Archeologico Sommerso di Baia, che ha spiegato nel dettaglio come questo si sia verificato nei secoli. Spesso, infatti, si crede erroneamente che la terra sia sprofondata in maniera rapida, ma il tutto è accaduto in un lasso di tempo di 300 anni. Lentamente, il mare ha inglobato circa 200 metri di costa, che ora si trova a 4 metri di profondità dalla superficie.

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Screenshot da NewRoom di Fabio Pagano, direttore del Parco Archeologico Sommerso.

Nel frattempo, le immagini sottomarine hanno mostrato alcune delle antiche rovine inabissate, accessibili al pubblico attraverso visite guidate. Pavimenti e mosaici dai disegni geometrici nascosti tra la sabbia, su cui i restauratori subacquei lavorano con tecniche sempre più avanzate. Attorno, anche alcune copie delle statue ritrovate, raffiguranti personalità note dell’epoca o personaggi della mitologia, le cui versioni originali si trovano al Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello Aragonese di Baia.

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